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Turismo 2023: benessere, sostenibilità, iper personalizzazione, digitalizzazione

trend turismo 2023

Gli esperti sono fiduciosi, la forte ripresa del turismo continuerà fino al 2023, anche se a un ritmo più lento.

I viaggi in Europa saranno guidati dai viaggi a corto e medio raggio, tuttavia i riflettori sono tutti puntati sulla ripresa dei mercati a lungo raggio. Si prevede che i viaggi transatlantici continueranno a dare un contributo significativo alle destinazioni europee, mentre c’è un forte ottimismo sul ritorno dei viaggiatori dell’Asia Pacificio.

 

Il turismo internazionale ha recuperato il 63% dei livelli pre-pandemia nel 2022, con Europa e Medio Oriente in testa

The World Tourism Organization (UNWTO) ha pubblicato alcuni dati interessanti che teniamo a condividere anche con te:

• Il turismo internazionale ha registrato risultati migliori del previsto nel 2022, sostenuti da una grande domanda repressa e dalla revoca o dall’allentamento delle restrizioni di viaggio in un gran numero di paesi.
• Oltre 900 milioni di turisti hanno viaggiato all’estero nel 2022, il doppio di quelli del 2021, anche se ancora il 37% in meno rispetto al 2019.
• Il turismo internazionale ha recuperato il 63% dei livelli pre-pandemia, in linea con gli scenari dell’UNWTO pubblicati a maggio 2022.
• L’Europa, la più grande regione di destinazione al mondo, ha registrato 585 milioni di arrivi nel 2022 per raggiungere quasi l’80% dei livelli pre-pandemia (-21% rispetto al 2019). Il Medio Oriente ha registrato il più forte aumento relativo tra le regioni nel 2022, con arrivi che sono saliti all’83 % dei numeri pre-pandemia (-17% rispetto al 2019).
• L’Africa e le Americhe hanno entrambe recuperato circa il 65% dei visitatori pre-pandemia, mentre l’Asia e il Pacifico hanno raggiunto solo il 23%, a causa delle maggiori restrizioni legate alla pandemia.
• Per sottoregioni, l’Europa occidentale (87%) e i Caraibi (84%) si sono avvicinati di più ai livelli pre-pandemia.
• L’anno 2022 ha visto un forte rimbalzo della spesa turistica, con conseguente recupero dei livelli di reddito pre-pandemia in molte destinazioni.
• Guardando al futuro, il turismo internazionale è destinato a consolidare la sua ripresa nel 2023, sostenuto dalla domanda repressa, in particolare dall’Asia e dal Pacifico, con l’apertura di destinazioni e mercati.
• Il sondaggio del gruppo di esperti dell’UNWTO indica che il 72% degli intervistati prevede prestazioni migliori nel 2023. Tuttavia, la maggior parte degli esperti (65%) ritiene anche che il turismo internazionale non tornerà ai livelli del 2019 fino al 2024 o successivamente.
• Sulla base degli scenari dell’UNWTO per il 2023, quest’anno gli arrivi di turisti internazionali potrebbero raggiungere dall’80% al 95% dei livelli pre-pandemici, l’Europa e il Medio Oriente dovrebbero raggiungere quei livelli. Permangono tuttavia importanti rischi, soprattutto economici e geopolitici.
• Ci si aspetta che i turisti cerchino sempre più un buon rapporto qualità-prezzo e viaggino vicino a casa in risposta al difficile contesto economico.

 

viaggiatrici in aeroporto

 

Riapertura dei confini cinesi ai viaggi internazionali, l’importanza del cambio valuta estera

La riapertura nel 2023 dei confini cinesi ai viaggi internazionali è una bella notizia per molti.
Nei primi due mesi dell’anno – fa sapere l’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) – i visti per turismo rilasciati dall’Italia a cittadini cinesi hanno raggiunto il 30% rispetto ai livelli del 2019, e dal 15 marzo l’Italia è entrata a far parte della lista di destinazioni autorizzate anche per i gruppi.

L’obiettivo è raggiungere e superare entro il 2024 i livelli del 2019, anno dei record per il turismo cinese outbound, quando l’Italia era prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze.

I viaggi internazionali sicuramente mettono in luce un altro aspetto importante, quello dei pagamenti e la necessità di facilitare il cambio di valuta estera, dando la priorità a commissioni di cambio trasparenti e consentendo il regolamento in più valute, fondamentale per creare fiducia e fiducia nelle transazioni, incoraggiando gli acquisti.

Prenotazioni digitali e da dispositivi mobile

La prenotazione di viaggi si è allontanata dalle telefonate o dagli spazi fisici e si è spostata online, soprattutto attraverso gli smartphone. Ecco perché devi aspettarti più prenotazioni digitali.
Gli utenti si affidano sempre più alle tecnologie del turismo e alle App di viaggi in tutte le fasi, dalla pianificazione, alla prenotazione, al soggiorno effettivo. Ecco perchè si insiste molto sull’online marketing e il web content management per garantire siti sempre più performanti e ben indicizzati sui motori di ricerca, con contenuti utili e interessanti.

Experience e iper personalizzazione

Il viaggio fatto con lo stampino è out e questo a prescindere dal budget.
Le aziende che lavorano nel turismo devono continuare a personalizzare o iper personalizzare con flessibilità l’esperienza di acquisto degli utenti, cercando di adeguarsi ai comportamenti e alla loro esperienza personale, per migliorare la soddisfazione e ottenere conversioni migliori.
Anche le experience continuano ad essere molto richieste, quelle autentiche, come local.

 

istruzioni di viaggio

 

Sostenibilità, natura e benessere non sono solo un trend

Tra i trend legati al turismo ci sono sicuramente benessere, sostenibilità, iper personalizzazione, digitalizzazione, ecco perché l’infrastruttura a supporto degli operatori del settore deve continuare ad evolversi con le aspettative del mercato.

Si prevede che i pacchetti benessere, incentrati sul benessere olistico, dai ritiri yoga alle SPA raggiungeranno i 29,3 miliardi di dollari nel 2023 (Fonte: modello di previsione di viaggio di Euromonitor International Q1 2023).
Questa preferenza continua a crescere dopo la pandemia, come antidoto all’urbanizzazione e alle nuove pratiche di lavoro ibride.

Naturalmente la sostenibilità può essere declinata in mille modi sia per chi viaggia che per chi accoglie.
L’UNWTO si sta impegnando a misurare le emissioni di gas serra, accelerare l’azione per il clima e sostenere l’attuazione degli impegni lanciati nel novembre 2021 attraverso la Dichiarazione di Glasgow sull’azione per il clima nel turismo.
La Global Tourism Plastics Initiative unisce il settore del turismo dietro una visione comune per affrontare le cause profonde dell’inquinamento da plastica.

Consente alle imprese, ai governi e ad altre parti interessate del turismo firmatarie di dare l’esempio nel passaggio a un’economia circolare della plastica.
Entro il 2025 si impegnano a:
• eliminare imballaggi e articoli in plastica problematici o non necessari;
• agire per passare da modelli monouso a modelli riutilizzabili o alternative riutilizzabili;
• (coinvolgere la catena del valore per) passare al 100% degli imballaggi in plastica riutilizzabili, riciclabili o compostabili;
• agire per aumentare la quantità di contenuto riciclato in tutti gli imballaggi e gli articoli in plastica utilizzati;
• collaborare e investire per aumentare i tassi di riciclo e compostaggio della plastica;
• riferire pubblicamente e annualmente sui progressi compiuti verso questi obiettivi.

Turismo del wedding e destinazioni che stanno cambiando vocazione

Un altro dato interessante è quello dedicato al turismo del wedding – come è emerso dall’Osservatorio Destination Weddings in Italy, condotto da Centro Studi Turistici e finanziato dal Ministero del Turismo – l’Italia nel 2022 è stata scenario di oltre 11mila matrimoni stranieri, in testa Toscana, seguita da Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia e Lazio.

È curioso seguire anche la metamorfosi di alcune città dopo la pandemia, Milano una tra queste. Scelta per viaggi d’affari, convegni e fiere, è considerata dagli operatori del settore sempre più spesso una città leisure, ha spiegato Domenico Forte, vicepresidente sezione Hospitality di Assolombarda, durante un recente convegno che si è svolto all’Università Bocconi in collaborazione con Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

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